top of page

Artisti della prima collezione, dal 19.1 al 19.5.2013

   Matteo Catalano nasce a Parma nel 1986 e sin da piccolo insegue il sogno di diventare un fumettista, complice la sua passione per i manga e i fumetti della scuola americana. Dopo aver concluso gli studi presso L'Accademia Internazionale del Comix, decide di procedere sicuro per una strada che negli ultimi anni era soltanto un passatempo: il design digitale.

A oggi, Matteo Catalano lavora come freelance, predilegendo la User Interface (ed Experience) e si è specializzato, device dopo device, sopra ogni tipo di schermo per tablet, smartphone o monitor.
L'arte rimane sempre una sua grande passione ed è stata fatta confluire nelle maschere e i livelli di Photoshop in digitale, alla ricerca di qualcosa di nuovo e fresco da proporre ai visitatori del suo sito personale. www.momogoto.com



Giacomo Giannella aka Streamcolors. Art Director nel campo dei videogiochi da 7 anni presso Milestone ha realizzato parallelamente un processo di decodifica che unisce tecnologie, estetica e arti visive per decodificare i colori e le forme presenti nel mondo reale realizzando nuove visioni ispirate ad esse. Questo metodo (chiamato streamcolors) è messo a servizio di aziende, brand e privati per la realizzazione di progetti di comunicazione, eventi e opere uniche. Condivide i risultati attraverso i social con oltre 12000 followers. Le immagini più votate o di maggior interesse diventano le basi di partenza per le pitture digitali stampate in unica copia su supporti materici. www.streamcolors.com 



Bresciano, oggi in pendolarismo tra Milano e Berlino, Marco Mendeni è da anni dedito ad una ricerca artistica che sperimenta la contaminazione tra materia, computer animation e produzione in 3D. Il tutto con un focus particolare, quello sul processo che porta il medium videoludico a diventare un medium sociale.
Laureato in nuove tecnologie per L’arte. I suoi lavori sono stati esposti in diverse mostre e festival di arte elettronica.



Massimo Giuntoli ha sviluppato un percorso artistico alquanto eterodosso, che parte dalla musica (come compositore e polistrumentista) per estendersi a esperienze quali il design urbano, la public art, la fotografia e la multimedialità applicata a spazi e luoghi specifici.
Tutto in una visione complessiva volta ad esplorare il controverso rapporto tra l’approccio concettuale e la “rimozione estetica” che caratterizza molta produzione artistica contemporanea.
Ha partecipato a numerosi festival e rassegne in Italia e in Europa, inclusa Neoludica - Art is a game 2011-1966, evento collaterale della 54.Biennale di Venezia.
Vive e lavora a Milano. www.massimogiuntoli.com

Per Art (R)Evolution è autore di una rielaborazione artistica di materiali video estrapolati dal celebre videogioco Assassin’s Creed.



Samuele Arcangioli è un pittore convinto che la figura, nell’arte, abbia ancora molto da dire, nell’insieme e nei particolari. In anni di studio e di passioni ha tracciato un percorso pieno di significati, di gran rispetto innovativo. In questa ricerca gli sguardi sono stati il riferimento più importante. Intuitivo sostenitore della più grandiosa idea espressa dall’uomo, quella dell’unità delle cose, di quello spirito in altre parole che è specchio d’ogni essere vivente, Samuele ha concentrato il suo lavoro sul ritratto, e le sue opere parlano da sole.
Oltre ad aver fatto numerose mostre personali e collettive, ha partecipato lo scorso anno alla 54.Biennale di Venezia nell’evento collaterale Neoludica - Art is a game 2011-1966.
Vive e lavora a Varese. www.samuelearcangioli.com
Per Art (R)Evolution ha progettato e realizza la MACCHINA DEI RITRATTI e alcune tavole pittoriche dedicate ai personaggi principali del videogioco.



Filippo Scaboro ha iniziato presto ad amare i pixel: li colorava con la mente non appena uscivano da un monitor monocromatico o da un televisore in bianco e nero. E’ stato in castelli immensi, deserti senza acqua, isole piene di scimmie, basi militari al gelo e altre ancora su Marte. Portando sempre con sé queste esperienze ha voluto dare loro un aspetto meno digitale, più terreno e diversamente artistico sfruttando i "pixel" messi a disposizione dal mondo in cui viviamo. Una sorta di tributo alla vastità e alla ricchezza degli universi videoludici, che possono così essere rappresentati e vissuti senza bisogno di uno schermo.
Vive e gioca a Padova.  www.nov-art.eu



Paolo Della Corte. Sono nato a Venezia e vivo ancora lì; il mio lavoro spesso mi porta in tutta Italia e in Francia. Mi sono laureato in Storia dell'Arte, ma ben presto sono stato attratto dalla fotografia professionale, così mi sono specializzato in ritratti e relazioni culturali. A New York ho fatto ritratti di alcuni dei nomi più importanti a livello internazionale, lo stesso è successo a Venezia durante la Biennale d'Arte in cui la mia macchina fotografica ha catturato alcune delle personalità più note.
Più di cinquecento artisti e scrittori di fama indiscussa nei miei archivi. A New York, durante le riprese del ritratto del pop-artista George S., questo incontro si rivelò fondamentale per il mio lavoro: era il ritratto di uno chef, che nel frattempo aveva acquisito lo status di star, un autore di cibo. Nonostante il pedaggio pagato dal mio fegato, questo genere di segnalazione continua ad eccitarmi. Le Riviste italiane - Specchio de La Stampa, Venerdì di Repubblica, Sette del Corriere della Sera - così come riviste settimanali come L'Espresso e Panorama, hanno pubblicato il mio mondo e il mio modo di rappresentare la realtà sociale. www.paolodellacorte.eu



Di origini valtellinesi, con contaminazione milanese, Matteo De Petri è alla ricerca della creazione di un qualcosa che possa suscitare emozioni e toccare, anche solo per un secondo, le corde di una persona.
Da anni si dedica alla vetrofusione, una antica e affascinante arte che grazie alle alte temperature permette la creazione di opere mai scontate, uniche e sempre diverse.
Utilizzando il pregiato vetro Bullseye messo a disposizione da Valfon Arte, Matteo  sta seguendo un percorso personale che lo porta a sperimentare l'unione tra vetro, metalli e pietre, alla ricerca di qualcosa di originale ed esclusivo.
Diplomato all'Istituto Europeo del Design in Virtual Design, con un precedente excursus alla Scuola del Fumetto, ha paradossalmente un rapporto di amore e odio con la tecnologia: se da una parte gli permette di spaziare con la creatività, dall'altra lo rende insofferente dipendere dalla macchina.



Daniela Masera. Nasco a Torino il 7 giugno 1968. Nel 1987 mi sono diplomata maestro d’arte applicata presso l’Istituto statale d’Arte A. Passoni di Torino.
Dal settembre di quello stesso anno ho iniziato a lavorare nel settore della video-grafica, dapprima come dipendente, poi, attraverso varie vicissitudini come libera professionista.
Con la nascita dei miei due figli è rinata in me l’esigenza e la voglia di creare qualcosa che possa andare oltre le immagini virtuali, un ritorno alla creatività manuale, alla riscoperta del mio io creativo.
Dopo tanto lavoro permeato di tecnologia e finalizzato a settori ben delineati del mondo della produzione, finalmente un contatto diretto con la materia e le emozioni.



Rosy Nardone. Mi piace definire la mia identità “ibrida”, o meglio alla ricerca continua di connessioni ibride. Sono, infatti, ricercatrice in didattica e pedagogia speciale presso l’Università di Chieti (dopo anni di precariato all’università di Bologna) e mi occupo, principalmente di ICT ed educazione; media education; videogiochi e didattica [tra le pubblicazioni: R. Nardone,I nuovi scenari educ@tivi del Videogioco, ed. Junior, Bergamo 2007;  R. Nardone, “Il videogioco come strumento didattico: un ERT game per educare al consumo critico” in The InvisibleHand. La sfida per un mondo equo, (a cura di) A. Reina, Emi, Bologna, 2010; M. Nardone, “Ambienti videoludici” in Tecnologie dell’educazione e innovazione didattica (a cura di) Luigi Guerra, ed. Junior, Bergamo, 2010];  educazione e prospettiva di genere…
Ma sono anche alla ricerca continua della mia dimensione creativa, esplorando altri scenari, materiali forme… E così nasce, circa un paio d’anni fa,  Gioielli SOS-tenibili, un piccolo progetto di “re-esistenza sostenibile e culturale”. www.gioiellisos-tenibili.jimdo.com


Gabriella Parisi è un’artista, regista e filmaker. Consegue la laurea in Scenografia con 110 e lode   all’Accademia   di  Belle  Arti  di  Roma   con  una  tesi  sperimentale  sull’arte  interattiva di Studio   Azzurro. Si specializza con un Master nel campo del Cinema e dell’Audiovisivo all’Università Tor Vergata di Roma. Nel 2008 ha fondato il brand Gabriella Parisi, caratterizzato dall’artigianalità dell’intera filiera produttiva Made in Italy, da un impriting emozionale con un’attenzione particolare all’ecologia e sensibile alle tematiche di tutela degli animali. 
Nel 2011 l’artista è Partner di Progetto e Supporter della Mostra in prima mondiale ‘Neoludica. Art is a game 2011-1966’, inserita negli Eventi Collaterali della Biennale di Venezia ed è invitata, dalla  curatrice   e   critico   d’arte   Debora   Ferrari,   a   realizzare   il   video   ufficiale   dell’ambito   di   ricerca  Neoludica. L’opera, che è stata esposta in Biennale, si chiama Over Game ed è un film d’arte che  mostra alcune delle connessioni profonde che i videogames hanno instaurato con le altre arti.



Cristian Scampini. Nasce a Milano, amante dell'arte in tutte le sue forme, pittura, fumetti, illustrazione, videogiochi, cinema, moda, fotografia etc, è sempre andato alla ricerca di nuovi stimoli che l'hanno portato fin da giovanissimo in giro per l'Italia e l'Europa permettendogli di aumentare le proprie conoscenze umane e tecniche confrontandosi con realtà diverse.
Dopo aver lasciato il suo primo amore, il fumetto, si è lanciato verso il mondo videoludico dove da cinque anni opera come DMP/Senior Concept Artist freelance.
In Italia ha lavorato tra le altre per Ubisoft, Forge Reply e Dreamslair, al momento vive e lavora a Londra.
Il suo sito professionale è http://steve99.cghub.com/


Andrea Antonio Carlo Roccioletti                 P-ARS
Esperienza – Organizzazione e Collaborazioni
Organizzazione Mash-up! Campus Internazionale di Ricerca e Formazione Teatrale   2012-2013
Progetto Pentesilea, Installazioni diffuse di videoarte  2012
Procura e rappresentanza per l’area piemontese di NEOLUDICA – 54ma biennale di Venezia   2012
Collaborazioni in corso per l’anno 2012
Karina   Arutyunyan;   Greenbox   Incubatore   di   Idee;   Enoch   Marrella;   VicoQuartoMazzini;  I   Solidi   Ignoti;   Arte
DOC; Sartoria Creativa -       Associazione Ombre & Vito Ferro; Piazza l'arte - con Marta Di Giulio e Collettivo di
Voci Woochie; Jardins sous la pluie - con Michele Liuzzi e Alessandro De Caro, Un amour, un amore - con
Mattia    Scarpulla    e  Association    L'Etrangère,   Doppio     Inganno    -  Mulino    di  Amleto;  Chiamano        Bingo!  –
Sudatestorie; Sole Nascosto - con Wlaad Corona di Vene; Festival in collaborazione con la Sala Espace e le
Officine   Caos;   Arte   al   Lavoro   (Sartoria   Creativa  –   Associazione   Ombre   &   Vito   Ferro);   Mulino   di   Amleto,
spettacolo   “Pausa”   presso   Tangram   Teatro;   Musical   “6comenoi”   di   Alessandro   Avataneo;   Ai   Confini   del
Labirinto, Psicoterapia Teatro; Gabriele Sofia,  Ph.D program in Digital Technologies And Methodologies For
The   Research   Work   About   Performance, Dipartimento   Storia   dell’Arte   e   Spettacolo, Sapienza   Università   di
Roma; Luca Bonfanti, Associate Professor of Anatomy, Nico Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi.
Progetto NN – NoName, Naufragio di una Compagnia di Navigazione Teatrale, presso Greenbox.
      
Luca Roncella. Appassionato fin dalla tenera età di grafica, disegno e videogiochi inizia a giocare con Pong nei primi anni ’70 e cresce programmando videogame in Basic con il Commodore 64. Si aggiudica il primo premio ad un concorso di disegno all’età di 6 anni vincendo due biglietti per una proiezione del film di animazione Goldrake. Nel 1995 si diploma magna cum laude in Graphic Design and Art Direction presso NABA con una tesi sperimentale digitale e interattiva in cui si mescolano clip video, illustrazioni, musica e componimenti poetici. Oggi lavora come interactive producer presso un importante museo italiano alternando bit a pigmenti su tela. La sua ricerca artistica esplora il mondo dei pixel come forma di astrazione sublime tra matematica e arte; non esclude in futuro di realizzare opere che ibridino la tela con l’elettronica.   http://lostinpixel.wordpress.com/

bottom of page